In cucina è fondamentale utilizzare ingredienti di prima qualità per poter garantire gusto e profumo a ogni preparazione. La regina indiscussa delle cipolle è sicuramente la cipolla rossa di Tropea.
Sapevate che questa tipologia di cipolla può essere piatta, tonda oppure allungata? Diverse le forme, differente la stagione in cui crescono, ma sempre e comunque ottime dal punto di vista nutrizionale e del gusto.
Scopriamo le varietà dell’inimitabile cipolla rossa di Tropea in questo breve approfondimento.
Cipolla di Tropea: corredo genetico e colore caratteristico
La cipolla di Tropea è rossa proprio come sta a indicare il suo nome, ma solo all’esterno: all’interno, infatti, è di un dolce colore bianco, striato da sfumature violacee. La tropeana può essere mangiata sia cruda che cotta, soprattutto quando è matura, ovvero tra aprile e agosto.
La cipolla coltivata a Tropea ha delle caratteristiche impossibili da replicare presso colture in qualsiasi altro luogo: è proprio il terreno in cui viene coltivata a regalarle il patrimonio genetico che la rende così differente rispetto alla classica cipolla.
Quando viene raccolta, ancora fresca, la cipolla rossa di Tropea è simile a un cipollotto dal colore bianco rosato. Se lasciate al disidratare al sole per almeno una settimana dopo essere state estirpate, le cipolle acquistano la caratteristica colorazione rosso vivo.
Piatta, a forma di trottola o allungata
Principalmente sono tre le varietà di cipolla rossa di Tropea:
- la Mezza campana, che ha una forma simile a una trottola ed è abbastanza precoce. Matura, infatti, da metà maggio a metà giugno;
- la Calabrese lunga, dalla forma allungata, leggermente tardiva perché raccolta da metà giugno e sino alla fine di luglio;
- la Calabrese tonda piatta, detta anche Primaticcia, che arriva a maturazione da metà aprile a fine maggio.
Ecco un altro approfondimento dedicato alle cipolle rosse di Tropea, alle proprietà benefiche e ai cenni storici legati a questo prodotto di eccellente qualità.